giovedì 27 agosto 2015

Come creare una canzone ambient di successo

State attenti: ecco un tutorial molto complesso ma estremamente esauriente per creare canzoni ambient di tendenza, alla Brian Eno per intenderci.
Prende carta e penna, sedetevi comodi e rifornitevi di snack e bibite, si parte.
Punto 1: con un programma di editing audio rallentate un jingle di windows del 2.000/3.000/4.000%.
Fine.
...
Ebbene sì: un geniaccio si è messo a rallentare di qualche trilione di volte il jingle iniziale della durata di qualche secondo di windows95 e di altri vecchi sistemi windows (composti da Brian Eno, l'ho detto mica a caso) creando delle vere e proprie canzoni (così le chiamano chi ascolta quel genere).
https://soundcloud.com/ideoforms/windows-95-startup-sound?in=ideoforms/sets/windows-startup-sounds-slowed-4000
Lo saprà Mr. Micro$oft, Billy Cancelli?
Tra l'altro, apprendo in questi giorni in cui scocca il ventennale dalla distribuzione di Win95 che Brian Eno non aveva (e forse non HA) mai usato un Personal Computer in vita sua, ma solo Mac!
Ah, la vita...

lunedì 24 agosto 2015

Altro weekend, altro regalo (non gradito)

Zioffà, ma è possibile?
Non ho raccontato del weekend in cui sono andato in vacanza perchè... vabbè, ero in vacanza!
Ma a parte questo, perchè mi sembrava proprio banale lamentarsi di ritardi dei treni, ore ad aspettare per farsi sostituire il biglietto, parlare con una tipa in stazione che si è poi rivelata una ladra (non nei miei confronti per fortuna, ci sarei cascato... aspettate un momento: dove cazzo sono le mie mutande preferite?!), farmi raccontare delle disgrazie italiane degli ultimi 60 anni da una vecchina tanto cara, farmi mandare affanculo dalla nipote della vecchina tantissimo carinissima, ecc.
Perchè raccontare tutto ciò? E' normalissimo quando si deve partire per le ferie... (proprio normale normale no eh)

Però adesso spiegatemi questo altro maledetto weekend. A parte emigranti morti ovunque (per ovunque si intendono sia luoghi che mezzi diversi), i soliti omicidi (sarà il caldo), è stato un weekend motoristico molto ricco.
Ricco di incidenti.
Si parte col sabato della GP2, serie che accompagna la Formula1. Sul circuito di Spa (per i profani: è una cittadina, non significa società per azioni) il giovane De Jong (che poi, in olandese, Jong proprio quello significa...) si sfracella contro le barriere, viene portato d'urgenza all'ospedale di Liegi (Bastogne-Liegi) in elicottero e se ne esce "solo" con una vertebra rotta. In osservazione per tutta la settimana e speriamo bene.
Durante la qualifica della F1 il tetesko Rosberg ha un brutto incidente per lo scoppio di una gomma nel "rettilineo poco rettilineo" che porta alla chicane finale: lanciato a circa 300km/h, si salva da un bel botto solo per le doti funanboliche sue e della Mercedes (ok, più sue, visto le cappelle che ha fatto negli ultimi anni).
Domenica. Ah, la domenica.
Mangiata epica di fine ferie, seduti sul divano a guardare la corsa (ovvero a dormire), quando mancano 2 giri alla fine il nostro beniamino Fettèl si vede esplodere una gomma poco fuori da una curvetta niente male: il Raidillon (a me suona come roulette russa). E siamo alla terza botta di culo, perchè se la gomma in appoggio fosse esplosa mentre il buon Sebastiano fosse stato ancora nella salita della curva (tipo un secondo prima...) in uscita allo scollinamento staremmo parlando di un Angelo (Merkel), o comunque di un astronauta, nel caso l'auto fosse decollata per la tangente.
Lasciando perdere l'incazzatura e le colpe concrete e chiare di chi non se le assumerà MAI, ovvero il direttore di gara che non ha MAI punito i tagli in quella curva in tutto il weekend, pur avendo subito messo e poi rimosso un dissuasore per il taglio perchè reputato pericoloso (ma se reputavi pericoloso e non regolare tagliare in quella curva non potevi essere duro almeno nel punire sempre i tagli evidenti?), la Pirelli per aver fatto un aborto di copertura che delamina dopo essere già incappata in questo "piccolo" errore un annetto fa, e la Ferrari, che per volere un cavolo di terzo posto fa tirare a tutta uno che non aspettava altro che poter tenere giù il pedale, visti i regolamenti sempre più volti al risparmio di tutto, tranne che dei soldi, beh... nonostante tutto mi godo fine pomeriggio con un giro in bici.
Dopocena (ah, la domenica) nello zapping finale alla ricerca di uno sport interessante per accompagnare il sonno, toh, mi becco gente americana che gira in tondo su una pista facendo scattare il numero di giri; mi vengono subito in mente le pecorelle che saltano la staccionata e mi accompagnano nel lettone, e invece no.
La gara è più lenta di quanto potessi immaginare: bandiere gialle, auto dietro safety car, una macchina sbriciolata.
Ebbene, quello della macchina disfatta non si è fatto niente, ma dai vari replay che propongono si intuisce che qualcosa è accaduto. Si vede nel dettaglio che il muso (il naso anzi...) dell'auto, staccandosi, ha iniziato a librarsi in cielo e a planare, planare, planare... in testa ad un altro driver che stava passando, con la forza di un proiettile (di grosso calibro oserei dire).

Quindi, ricapitolando, possiamo affermare e inserire un appendice alle Leggi di Murphy con questo assunto: 3 botte di culo in Europa comportano una enorme sfiga nera in USA.

Addio Justin, salutaci Jules, Airton e tutti gli altri piloti che, per regolamenti idioti, superficialità di qualcuno che poi le responsabilità non se le rpende mai, o per pura sfiga murphyana, ci hanno lasciato un po' troppo presto.

mercoledì 5 agosto 2015

Weekend folle

Giorno 1, ora X: le 2 di notte. Uso la tripla per non sbagliare, non si sa mai che con la mia proverbiale sfiga riesca a cannare pure qui.
Questo blog nasce dopo aver appreso una notizia terribile trovata a seguito di lunghe ricerche... e mi chiedo: ma chi cazzo me l'ha fatto fare di stare lì a cercare!? E' stato un weekend folle.
C'ho messo due giorni e due notti insonni, ma lo dovevo proprio scrivere sto post, cristosanto.
Sembra un libro, un film, unnonsocosa, ma in realtà è un incubo. Anche se in effetti siamo proprio a metà di questa torrida stagione di Merda, definirlo sogno di una notte di mezza estate sarebbe una figata enorme, almeno potrebbe cambiare un finale che invece ogni secondo che passa mi continua a trapanare il cervello e a palesarsi nero. E, soprattutto, è reale.
La ricerca, appunto.
Erano 4-5 mesi che non facevo la mia solita ricerca, quella di un pazzo, un maniaco per intenderci...
No, wait, partiamo dall'inizio: anni e anni (e anni...) fa seguivo un blog troppo figo. Il blogger in sé era troppo figo. Un sacco di ironia, proverbiale uso del lessico, manate di sarcarmo e cattiveria a gogo (potevo chiamarlo "cattiveria a gogo" 'sto blog... peccato).
All'epoca poco più che poppante seguivo sì e no 5 blogghi, avevo altre cose per la testa, niente feisbuk o tuitter, che toccasana! Questo in particolare mi aveva rapito... certe notti (scusa Liga, lo so lo so... il copyright) potevo leggere e immedesimarmi non in quella scena perfettamente raccontata, ma in lui. Io ero così, ragionavo così.
Poi il tempo cambia le cose (ma va?) e il lavoro del mio eroe si è complicato: mentre io continuavo ad essere un cazzone madornale, lui postava sempre meno e io necessitavo di cibo per il mio cervello; insomma, non sapevo e non potevo scrivere così bene, lui era la mia parola, la mia espressione, la mia droga, anche se raccontava della sua vita. Fatto sta che i post sono andati scemando e poi scomparendo del tutto.
Ora sì, vai: erano 4-5 mesi che non facevo la mia solita ricerca, quella di un pazzo, un maniaco buono (...) per intenderci alla ricerca del mio mentore; cercavo col nick, o col nome, o cognome, nome cognome, nick cognome, cognome nome nick, gioca jouer, poi il titolo del blog, la marca di sigarette, le mutande verdi (no, quello era un altro), fatto sta che non saltava mai fuori un cazzo di niente.
Zero. Nisba.
Fino a questa merdosa domenica 2 agosto 2015. Avevo quasi persino dimenticato il suo nick ("ah già, com'era quel tizio... giocondo, pergiove, porca mierda!") e poi mi è venuto in mente. Maledetto ammé.
Trovo un post di un amico in comune che mi dà la notizia: saluti e baci. Si prosegue da soli in questo inferno. Passato oltre.
Lì per lì sono stato inchiodato sulla sedia un buon 5 minuti (veri come quelli delle pubblicità) a capire se non mi fossi abbioccato sul pc e stessi solo sognando. Cioè, incubando (oddio, ecco perchè non esiste come parola!)
Ero fottutamente sveglio. Non ci credevo. Non era possibile... non è possibile!
Riassumendo: cerco per anni un blogger, quasi me ne dimentico l'esistenza, poi scopro che crepa e non mi do pace? Ma com'è possibile? Scusate, ma se fosse morto e non l'avessi saputo e solo ipotizzato? Beh, avrà avuto 40 anni, in effetti era solo un'ipotesi con poche probabilità... sei sociopatico, cazzo. Devono morire tutti?
Eccola qui la verità: ora so di essere solo.
Cercavo il mio sollievo come un cristiano cerca un senso dove non ci sarà mai, forse anche io cosciente che non l'avrei più trovato, ma trovarmi faccia a faccia con un dio morto, beh, francamente va oltre ogni immaginazione. Oltre ogni più nero pensiero. Oltre ogni fantozziana sfiga.
A pensarci, fa meno effetto pensare che un dio non sia mai esistito, persino che non esista più (pensionato tipo), ma che è morto spacca il cuore.
Piangere solo a letto, in una notte senza aria, un dio semisconosciuto che si suicida... ti odio Federico!
Che weekend folle... We can fall.